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Carlo Zimbone:
L’incontro di oggi si è tenuto nel palazzo dell’Universita’ più
bello d’Europa dopo quella di Bucarest!
Daniele
Veramente interessante ed ottimi relatori. Complimenti
Paolo Li Rosi
Condivido il feedback di Daniele ! Bella iniziativa in una location
sorprendente
Marco Tortorici
Un vivo ringraziamento ai relatori Ernesto Falcidia e Emilio
Randazzo per aver lanciato spunti di riflessione interessanti!
Anche l’intervento della dott.ssa Busi Ferruzzi ci deve far
riflettere…
Un grazie al nostro Presidente per aver voluto quest’incontro in
luogo straordinario come la nostra Università, guidata dal Magnifico
Prof. Priolo.
Alla prossima
Renato Lombardo
Ringrazio Carlo e tutto il direttivo della nostra Associazione per
questo incontro con visita dell’Università con l’eccezionale guida
del Magnifico Rettore Prof. Priolo e con gli interventi altamente
qualificati dei relatori dott. Falcidia, arch. Randazzo e della
dott.ssa Busi Ferruzzì, che ci hanno fatto riflettere all’importanza
del collegamento necessario dell’Università con la città.
Personalmente ho appreso tante nuove informazioni sulla storia e
l’importanza del nostro ateneo, che mi hanno emozionato e
inorgoglito, Grazieeee
Carlo Zimbone
Molto interessante questo scambio di opinioni tra coloro che non
hanno potuto partecipare in presenza all’incontro di ieri.
Francesco Priolo magnifico, di nome e di fatto, Rettore ha accettato
ben volentieri di avere con la nostra Associazione un confronto, ben
consapevole dell’importanza delle relazioni del mondo dell’Università
con la “società civile”, col territorio in cui l’università opera.
Tra l’altro la fuga dei nostri figli verso Bocconi Luiss, Cattolica
etc., e’ stato evidenziato, riguarda in particolare alcune facoltà
(gli ingegneri che si laureano a Catania non hanno problemi di
sorta e immediatamente ricevono offerte di lavoro).
Ringrazio anch’io Ernesto Falcidia per la sua puntuale descrizione
del fenomeno “fuga dei cervelli” e dell’ impatto della denatalità
sull’Universita’, Emilio Randazzo che ha dato testimonianza della
concreta possibilità, legislativamente prevista dal codice del terzo
settore, di cooprogettazione pubblico-privato.
E tutti coloro che sono stati presenti da Enrico Trantino a Maurizio
Caserta, che avremo relatori al prossimo incontro previsto per il 3
maggio con i candidati sindaci, a tutti coloro che hanno partecipato
al dibattito che ha visto numerosi interventi.
Alcune foto della visita del Palazzo dell’Universita di Catania, che
in questi giorni e’ stato giudicato il secondo più bel palazzo sede
di Universita’ d’Europa.
Vi giro un commento che ho ricevuto poco fa da un’amica che ieri ha
assistito all’incontro:
Fino agli anni '70 il nostro vino era venduto ai francesi come vino
da taglio. Poi è arrivato l'enologo Tachis, Torinese a dire che era
eccellente. E noi siciliani aprimmo gli occhi su quello che avevano
di fronte. Oggi a Vinitaly è fra i più apprezzati, anche all'estero.
Noi siamo fatti così: abbiamo bisogno che qualcuno dall'ESTERNO,
ci dica chi siamo, altrimenti continueremo a comprare vino del nord
( anche medio) a costo di grandi sacrifici, pur di vantarci
che i nostri figli li abbiamo mandati a studiare lontano. Il nostro
senso di inferiorità è pari alla nostra arroganza, come diceva il
Gattopardo. Intanto brindo con un calice di rosso dell'Etna
alle tue iniziative e ai relatori di ieri. Buona domenica
Enzo Ingrassia
Un grande plauso al presidente Carlo Zimbone e a tutto il Consiglio
Direttivo per le brillanti iniziative che qualificano sempre di piu'
la nostra Associazione nel panorama socio culturale della nostra
Città. Un caro abbraccio a tutti! Enzo
Attilio Cappellani
Il brivido, l’adrenalina, il fremito nella schiena, quel blocco allo
stomaco che si concretizza nei momenti di alta tensione , tutto ciò
la tua mente aborre, ma il tuo subconscio ti porta a desiderare. Il
rischio, il vedere sino a dove puoi arrivare, questo è ciò che
spinge gli uomini e le donne a perseguire strade rischiose, a
sperimentare progetti dubbi, a mettere in gioco la propria salute,
e, a volte, la propria vita. Ed è sempre ciò che ci fa amare film
horror e andare in parchi di divertimento dove la paura ti assale e
il cuore ti batte forte. È la forza attrattiva del "negativo" che ti
porta a desiderarlo, come per Ovidio che diceva " video meliora sed
deteriora sequor". Ecco questa è l unica giustificazione per capire
perché il nostro Cid, la nostra guida, il nostro presidente si
ostina a insistere perché io sia presente agli incontri mensili. E
lo fa come diceva un altro Duce "con diabolica pertinacia ed
insistenza" arrivando anche a chiamarmi a intervenire sul palco,
anche quando, a stento, vorrei esimermi. E lo vedo lì, sereno,
seduto con la testa dritta, ben alta sul corpo che improvvisamente
inizia a trasformarsi ed assumere la posizione di chi sta per riceve
una botta: gli occhi diventano una fessura, la voce si raucizza, la
testa prima spavalda si incassa tra le spalle scivolando tutto il
corpo sulla sedia quasi a volersi difendere dietro e sotto il
tavolo. Ma contemporaneamente il viso diventa paonazzo, il sangue
scorre veloce, i battiti accelerano, ecco la vita che arriva, il
rischio, la tensione lo scuotono dalla paciosa calma degli
splendidi interventi di quei mitici ex alunni i cui nomi troveremo
tra, spero parecchi decenni, nella toponomastica stradale cittadina.
Professionisti di spessore con meravigliosi progetti alle spalle e
tuttora davanti a loro. Attilio cosa si inventerà stavolta per
dissacrare, per negare, per stravolgere il sereno andare della
serata? Unico il lavoro di Cinzia ed Emilio che ci inorgoglisce e
fa amare questa città e (alcuni) suoi abitanti, fantastico il lavoro
di Ernesto e il suo impegno, la sveglia tutti i giorni all’alba per
consentire e ratificare il miracolo divino della nascita di 40.000
bimbi donati alla vita. La perfetta esposizione, esaustiva, ben
argomentata, chiara e dissacratoria di luoghi comuni e prevenzioni
hanno, meglio di chiunque, chiarito il perché della denatalità e
puntato il dito sulla stupida e deviante disinformazione
giornalistica che ne è tra le maggiori cause. Ma cosa sarebbe stata
la clinica Falcidia o il wonderlad di Emilio o il nostro negozio
musicale se fossero stati realizzati a Ucria o San Michele di
Ganzaria o in qualche altro sperduto paese dell interno ? Nulla,
niente, esperienze magari ormai finite nell'oblio. Non per mancanza
di quella professionalità che oggi li ha resi punto di riferimento
nei vari settori, ne per mancanza di impegno o di dedizione, ma per
mancanza di clienti. Cioè di ciò che è il centro dell’impresa, Il
punto focale, il sole, ciò a cui tutti coloro che vendono servizi o
merce o informazione o cultura o anche religione devono fare
riferimento. È questo che desideravo trasmettere al magnifico
rettore. I suoi clienti sono gli alunni, se maltrattati, se
snobbati, se insoddisfatti, se mal seguiti, se non collegati alle
imprese, se privi di sbocchi lavorativi costruiti da rapporti tra
società e università come avviene al nord, se ne vanno, ti
abbandonano, ti mandano a quel paese. Come qualunque cliente
insoddisfatto. È quello i punto centrale, non dare soldi o
promozioni facili, non voti alti, non biglietti dell’autobus, ma
rispetto e condivisione. Perché mai dovrei andare a studiare a
Milano a vivere male e tristemente se posso farlo splendidamente
qui? Perché mai dovrei spendere una montagna di soldi al nord se può
essere appagante l'università Siciliana? È inutile l'arrovellarsi
dei rettori per capire come trattenere i giovani, è davanti agli
occhi di tutti: è sufficiente dare rispetto e possibilità di futuro
lavoro!. Mi fa sempre sorridere una frase dj Henry Ford II : "gli
americani possono scegliere l’auto del colore che vogliono....purché
sia nera! " questa era la logica dell’ impresa quando la richiesta
era maggiore dell’offerta! Oggi è esattamente il contrario la Ford
deve fare tutti i colori che vuole il mercato ed addirittura
inventarne di nuovi per prevenire le scelte di potenziali clienti.
Ma se nelle università dove insegnano esattamente questo non
riescono a metterlo in pratica, qualcosa di
decisamente folle c'è ! Buona domenica a tutti.
Davide
Io purtroppo ieri sera non sono riuscito ad essere presente
nonostante sino alle 15,00 ero organizzato per venire... mi dispiace
davvero tanto... ho letto con attenzione tutti i commenti, compresi
quelli meravigliosamente dissacratori del mio fraterno amico Peppe "spring"....ma
Attilio ha sintetizzato in maniera eccellente il mio pensiero...
l'ex alunno più irriverentemente critico ha nuovamente colto nel
segno.... |