ISTITUTO "LEONARDO DA VINCI"

Via G.B. de La Salle, 12  95126 Catania 

Sito Internet:
http://exalunnileonardodavinci.it
e-mail: associazioneexalunnildv@gmail.com
Associazione EX ALUNNI

sabato 22 aprile 2023 Palazzo Università di Catania


ore 16.30 Visita guidata
del Palazzo Centrale dell'Università di Catania, comprese le sale del museo e la stanza del Rettore

ore 17.00 Incontro dibattio
Il presente e il futuro dell'università di Catania
 

Relatori
Francesco Priolo: Magnifico Rettore dell'Università  degli Studi di Catania
Cristina Busi Ferruzzi: Imprenditrice Presidente Sibeg - Coca Cola
Ernesto Falcidia: Presidente Casa di Cura Falcidia, Presidente Collegio Probiviri Associazione Ex Alunni Leonardo da Vinci
Emilio Randazzo: Fondatore WonderLadvVice Presidente Associazione Ex Alunni Leonardo da Vinci

Per prendere visione delle registrazioni video del dibattito cliccare sui link seguenti:

relatori

Presidente Notaio Carlo Zimbone
Il Rettore Francesco Priolo
Cristina Busi Ferruzzi
Emilio Randazzo
Ernesto Falcidia
Interventi
Rosario Tomarchio
Ilaria Spoto
Nuccio Sciacca
Francesco Torre
Luigi Distefano
Amico Sergio
Attilio Cappellani
Ernesto Falcidia
Presidente Carlo Zimbone

Conclusioni

Il Rettore Francesco Priolo

Commenti  da WhatsApp

Carlo Zimbone:
L’incontro di oggi si è tenuto nel palazzo dell’Universita’ più bello d’Europa dopo quella di Bucarest!

Daniele
Veramente interessante ed ottimi relatori. Complimenti

Paolo Li Rosi
Condivido il feedback di Daniele ! Bella iniziativa in una location sorprendente

Marco Tortorici
Un vivo ringraziamento ai relatori Ernesto Falcidia e Emilio Randazzo per aver lanciato spunti di riflessione interessanti!
Anche l’intervento della dott.ssa Busi Ferruzzi ci deve far riflettere…
Un grazie al nostro Presidente per aver voluto quest’incontro in luogo straordinario come la nostra Università, guidata dal Magnifico Prof. Priolo.
Alla prossima

Renato Lombardo
Ringrazio Carlo e tutto il direttivo della nostra Associazione per questo incontro con visita dell’Università con l’eccezionale guida del Magnifico Rettore Prof. Priolo e con gli interventi altamente qualificati dei relatori dott. Falcidia, arch. Randazzo e della dott.ssa Busi Ferruzzì, che ci hanno fatto riflettere all’importanza del collegamento necessario dell’Università con la città.
Personalmente ho appreso tante nuove informazioni sulla storia e l’importanza del nostro ateneo, che mi hanno emozionato e inorgoglito, Grazieeee

Carlo Zimbone
Molto interessante questo scambio di opinioni tra coloro che non hanno potuto partecipare in presenza all’incontro di ieri.
Francesco Priolo magnifico, di nome e di fatto, Rettore ha accettato ben volentieri di avere con la nostra Associazione un confronto, ben consapevole  dell’importanza delle relazioni del  mondo dell’Università con la “società civile”, col territorio in cui l’università  opera.
Tra l’altro la fuga dei nostri figli  verso Bocconi Luiss, Cattolica etc., e’ stato evidenziato, riguarda in particolare alcune facoltà  (gli ingegneri che si laureano a Catania non hanno problemi di sorta e immediatamente ricevono offerte di lavoro).
Ringrazio anch’io Ernesto Falcidia per la sua puntuale descrizione del fenomeno “fuga dei cervelli” e dell’ impatto della denatalità sull’Universita’, Emilio Randazzo che ha dato testimonianza della concreta possibilità, legislativamente prevista dal codice del terzo settore, di cooprogettazione pubblico-privato.
E tutti coloro che sono stati presenti da Enrico Trantino a Maurizio Caserta, che avremo relatori al prossimo incontro previsto per il 3 maggio con i candidati sindaci, a tutti coloro che hanno partecipato al dibattito che ha visto numerosi interventi.
Alcune foto della visita del Palazzo dell’Universita di Catania, che in questi giorni e’ stato giudicato il secondo più bel palazzo sede di Universita’ d’Europa.
Vi giro un commento che ho ricevuto poco fa da un’amica che ieri ha assistito all’incontro:
Fino agli anni '70 il nostro vino era venduto ai francesi come vino da taglio. Poi è arrivato l'enologo Tachis, Torinese  a dire che era eccellente. E noi siciliani  aprimmo gli occhi su quello che avevano di fronte. Oggi a Vinitaly è fra i più apprezzati, anche all'estero.  Noi siamo fatti così: abbiamo bisogno che qualcuno dall'ESTERNO,  ci dica chi siamo, altrimenti continueremo a comprare vino del nord ( anche medio)  a costo di grandi sacrifici, pur di vantarci  che i nostri figli li abbiamo mandati a studiare lontano. Il nostro senso di inferiorità è pari alla nostra arroganza, come diceva il Gattopardo.  Intanto brindo con un calice di rosso dell'Etna alle tue iniziative e ai relatori di ieri. Buona domenica

Enzo Ingrassia
Un grande plauso al presidente Carlo Zimbone e a tutto il Consiglio Direttivo per le brillanti iniziative che qualificano sempre di piu' la nostra Associazione nel panorama socio culturale della nostra Città. Un caro abbraccio a tutti!  Enzo

Attilio Cappellani
Il brivido, l’adrenalina, il fremito nella schiena, quel blocco allo stomaco che si concretizza nei momenti di alta tensione , tutto ciò la tua mente aborre, ma il tuo subconscio ti porta a desiderare. Il rischio, il vedere sino a dove puoi arrivare, questo è ciò che spinge gli uomini e le donne a perseguire strade rischiose, a sperimentare progetti dubbi, a mettere in gioco la propria salute, e, a volte, la propria vita. Ed è sempre ciò che ci fa amare film horror e andare in parchi di divertimento dove la paura ti assale e il cuore ti batte forte. È la forza attrattiva del "negativo" che ti porta a desiderarlo,  come per Ovidio che diceva " video meliora sed deteriora sequor". Ecco questa è l unica giustificazione per capire perché il nostro Cid, la nostra guida, il nostro presidente si ostina a insistere perché io sia presente agli incontri mensili. E lo fa come diceva un altro Duce "con diabolica pertinacia ed insistenza" arrivando anche a chiamarmi a intervenire sul palco, anche quando, a stento, vorrei esimermi. E lo vedo lì, sereno, seduto con la testa dritta, ben alta sul corpo che improvvisamente inizia a trasformarsi ed assumere la posizione di chi sta per riceve una botta: gli occhi diventano una fessura, la voce si raucizza, la testa prima spavalda si incassa tra le spalle scivolando tutto il corpo sulla sedia quasi a volersi difendere dietro e sotto il tavolo. Ma contemporaneamente il viso diventa paonazzo, il sangue scorre veloce, i battiti accelerano, ecco la vita che arriva, il rischio, la tensione lo scuotono dalla paciosa calma  degli splendidi interventi di quei mitici ex alunni i cui nomi troveremo tra, spero parecchi decenni, nella toponomastica stradale cittadina. Professionisti di spessore con meravigliosi progetti alle spalle e tuttora davanti a loro. Attilio cosa si inventerà stavolta per dissacrare, per negare, per stravolgere il sereno andare della serata? Unico il lavoro di  Cinzia ed Emilio che ci inorgoglisce e fa amare questa città e (alcuni) suoi abitanti, fantastico il lavoro di Ernesto e il suo impegno, la sveglia tutti i giorni all’alba per consentire e ratificare il miracolo divino della nascita di 40.000 bimbi donati alla vita. La perfetta esposizione, esaustiva, ben argomentata, chiara e dissacratoria di luoghi comuni e prevenzioni hanno, meglio di chiunque, chiarito il perché della denatalità e puntato il dito sulla stupida e deviante disinformazione giornalistica che ne è tra le maggiori cause. Ma cosa sarebbe stata la clinica Falcidia o il wonderlad di Emilio o il nostro negozio musicale se fossero stati realizzati a Ucria o San Michele di Ganzaria o in qualche altro sperduto paese dell interno ? Nulla, niente, esperienze magari ormai finite nell'oblio. Non per mancanza di quella professionalità che oggi li ha resi punto di riferimento nei vari settori, ne per mancanza di impegno o di dedizione, ma per mancanza di clienti. Cioè di ciò che è il centro dell’impresa, Il punto focale, il sole, ciò a cui tutti coloro che vendono servizi o merce o informazione o cultura o anche religione devono fare riferimento. È questo che desideravo trasmettere al magnifico rettore. I suoi clienti sono gli alunni, se maltrattati, se snobbati, se insoddisfatti, se mal seguiti, se non collegati alle imprese, se privi di sbocchi lavorativi costruiti da rapporti tra società e università come avviene al nord, se ne vanno, ti abbandonano, ti mandano a quel paese. Come qualunque cliente insoddisfatto. È quello i punto centrale, non dare soldi o promozioni facili, non voti alti, non biglietti dell’autobus, ma rispetto e condivisione. Perché mai dovrei andare a studiare a Milano a vivere male e tristemente se posso farlo splendidamente qui? Perché mai dovrei spendere una montagna di soldi al nord se può essere appagante l'università  Siciliana?  È inutile l'arrovellarsi dei rettori per capire come trattenere i giovani, è davanti agli occhi di tutti: è sufficiente dare rispetto e possibilità di futuro lavoro!. Mi fa sempre sorridere una frase dj Henry Ford II : "gli americani possono scegliere l’auto del colore che vogliono....purché sia nera! " questa era la logica dell’ impresa quando la richiesta era maggiore dell’offerta! Oggi è esattamente il contrario la Ford deve fare tutti i colori che vuole il mercato ed addirittura inventarne di nuovi per prevenire le scelte di potenziali clienti. Ma se nelle università dove insegnano esattamente questo non riescono a metterlo in pratica, qualcosa di decisamente folle c'è ! Buona domenica a tutti.

Davide
Io purtroppo ieri sera non sono riuscito ad essere presente nonostante sino alle 15,00 ero organizzato per venire... mi dispiace davvero tanto... ho letto con attenzione tutti i commenti, compresi quelli meravigliosamente dissacratori del mio fraterno amico Peppe "spring"....ma Attilio ha sintetizzato in maniera eccellente il mio pensiero... l'ex alunno più irriverentemente critico ha nuovamente colto nel segno....