echi dalla chat:
Carlo Zimbone:
Un ringraziamento particolare ai nostri Ex
Alunni Soci Antonio Arcidiacono, Emilio Calabrese,
Antonio La Pergola, Guido Scalici, Emanuela Tripi e
Rosario Zacca’ che pur non vivendo a Catania, hanno
avuto modo ieri sera di essere protagonisti di un
interessantissimo incontro, ospiti nella chiesa di San
Camillo del nostro caro Don Mario, che poco prima ha
celebrato la Santa Messa di Natale.
È’ stata una bella serata, molto partecipata anche nel
dibattito che ne è’ scaturito, grazie agli interventi
degli Ex Alunni Soci e degli ospiti presenti, che ha
visto, tra gli altri, la presenza del vice Sindaco Prof.
Ing. Paolo La Greca, che ha fatto sentire il pensiero
della nostra amministrazione comunale sui temi
sollevati.
Attilio
In effetti quando ho letto dell iniziativa di
coinvolgere gli " esuli" in un incontro sociale ho
pensato che Carlo fosse a corto di idee e che volesse
semplicemente far sentire loro il calore di "casa
Catania". Assolutamente da non perdere tempo e non
andarci, poi il piacere di salutare don Mario e
incontrare lo zione Guido, tra i relatori, è stato più
forte ed eccomi li . La messa e poi gli amici, reduci da
una vita passata nelle fredde ( e poco ospitali) terre
del nord ( ovviamente). Ognuno con la sua storia, gente
cazzuta che è riuscita laddove eravamo considerati
mafiosi o arretrati o africani. Hanno raccontato
dell’impossibilità a trovare lavoro in Sicilia, di aver
trovato strade chiuse da nepotismi, raccomandazioni, o
semplicemente da mancanza di fondi. Ma hanno anche
sottolineato l’amore e l’attrazione irresistibile che
questa terra "amara e bella", come diceva Modugno,
esercita sui suoi figli che prima o poi tornano. E
ognuno con i suoi suggerimenti per una terra migliore
dove trattenere i figli dalla diaspora. Tra tutti l
amico Arcidiacono ha sottolineato tre esigenze per
sfruttare e far crescere le opportunità attrattive
catanesi, specie in prospettiva dell’apertura dei nuovi
reparti della ”ST microelettronics” che attireranno
oltre 5000 ingegneri dal mondo 1) aeroporto veramente
internazionale con collegamenti diretti e continui col
mondo 2) una scuola internazionale dove si insegnino le
quattro lingue essenziali ( auspicava un intervento del
Comune per incentivare la crescita della scuola Svizzera
di via Imbriani ) 3) ospedali con interpreti che
aiutino gli stranieri. Poi l esortazione di tutti loro
ad amare di più la nostra terra ed a spendersi per fare
quel qualcosa che singolarmente costa poco ma che la
Comunità non potrebbe pagare. Bella proposta, forse la
più semplice da realizzare delle quattro cantierate. Il
vicesindaco prof La Greca, cortesemente intervenuto, ha
sottolineato che tutto quel circa 50% di "catanesi con
amore" dovrebbero credere che si può cambiare, che si
può aggiungere quel quid per fare di Catania una città
dove far crescere e lavorare i nostri giovani con un
piede nel futuro e l altro nel meraviglioso insieme di
bellezze e bontà che abbiamo. Bravo Carlaccio, alla fine
hai vinto, come sempre ! Una serata speciale,
interessante, scorrevole, piena di spunti e di proposte.
Chissà se noi LdV sapremo fare tesoro dei suoi continui
spunti e suggerimenti per una Catania migliore ! |