I
nominativi riguardanti questa classe e tutte le altre notizie sono stati gentilmente
inviati da Francesco Saverio Campisi.
1°
fila (seduti) da
destra a sinistra guardando la foto:
Campisi Francesco Saverio, Mollica Nino, Leone Giacomo, ?????, Fichera
??, Vinciguerra ??, Motta ??, Maugeri Tuccio.
2° fila
intermedia, da dx a sx:
Simili Pippo, Auteri Enzo,Burgì Nicola, Cutrona Salvatore, ????? (Sorbello),
????? non si è iscritto al corso successivo e non ha conseguito la
maturità con tutti gli altri, Rovida ??, Chiaro(a)monte ???, Peluso
Andrea (mio compagno di banco), Scuderi Saro.
3° fila
spalle al muro, da dx a sx:
Asero ??, Marano ??, Greco ??, Biriaco Salvatore, Lima Francesco, detto
Ciccio, Pulvirenti ??, Biondi (di questo cognome non sono certo) ??,
Asero ?? (gli Asero erano due fratelli).
I nostri docenti
del 3° liceo:
Italiano e storia dell’arte: Fratel Mansueto (direttore). Latino e
greco: fratel Tito un docente “fuori serie”. Matematica e fisica: fratel
Oreste (Ispettore protempore). Storia: prof. Cesare Sanfilippo, docente
della facoltà di giurisprudenza, e successivamente Magnifico rettore
dell’Ateneo catanese per molti anni.
Filosofia: Rev. ???? (un prete di cui non ricordo il nome). Geografia
astronomica (le scienze del 3° anno): Prof. ?????, un laico, docente
dell’Università di Catania.
Erano presenti in Collegio anche: fratel Teodato (se non ricordo
male era cugino di fr. Mansueto), docente di filosofia (purtroppo non
nella nostra classe) e fratel Riccardo, una istituzione (lo ricordo
sempre lì nella sede di Catania che ho frequentato per 12 anni!)
In merito alla cronaca
degli eventi più importanti che hanno interessato la vecchia sede
faccio presente che il bombardamento che colpì più duramente degi altri
Catania, determinando di fatto la sospensione definitiva dei corsi
scolastici, ebbe luogo il 16 aprile 1943 tra le ore 12,30 e 14,30.Vennero
distrutti, tra l’altro i Palazzi della Prefettura e l’adiacente palazzo
San Demetrio. Quel giorno non ero venuto a scuola perché indisposto e io
abitavo nel Palazzo Carcaci di fronte ai due sopradetti e ricordo (come
dimenticarlo!) il momento dello scoppio delle bombe che provocarono (a
conti finali fatti) 146 morti e 291 feriti. |