60 anni dalla Maturità |
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Caro fratel Lanfranco, Claudio Zanghì
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Nel sessantennio della maturità classica
Or son sessant’anni ci siam licenziati
Ed or, grazie a Claudio, siam qui riuniti
Dal nord, dal centro , dal meridione
Amen di ragione davvero fondata
Adesso che ancor per un po’ ragioniamo
Che gran nostalgia dei banchi di scuola
Ma il grande rimpianto del tempo che fu
Fratel Tancredi e fratel Paolino
Per quelli che vengono da sezione “A”
Con grande entusiasmo e complicità
Fratel Serafino ci sta pure lì
Che gran professori d’aver ci fu dato
Il qual ci insegnò con gran maestria
Fratel Ugolino ,Remigio e “ Crispello”
Oreste e Publio alla direzione
Vito Librando “e vero”diceva,
Fratel Liberio all’economato
Fratelli Augusto e Laurentino
Ma nel nostro affetto un posto pur c’è
E ben ricordiamo Michele La Rosa
E chi non ricorda Fratel Natalino
Anastasi, Arcidiacono ed altri “borghesi”
E non ci scordiamo il professor Bianca
E quando audizione di radiopartita
Noi scioperammo per fiera protesta
Ciò al Leonardo mai s'era avverato
Montalto e Pagano ci fecer palestra,
E Timmonieri, vegliardo d’acciaio, Le premiazioni , medaglie e decori Frammisti coi canti di lirici cori;
che gran carnevale quell’anno c’è stato
e poi lanciavamo felici e contenti
Partite di calcio , che grande passione,
e ci ricordiamo di avere tifato
“olio , petrolio e acqua minerale
I canti in chiesa , che grande armonia,
Il cine-teatro che grande allegria
cui armeggiava con piglio serio
Infine volgiamo commosso saluto
Che nei nostri cuori son sempre presenti
Ed or di memorie ne abbiamo abbastanza
Ed a rivederci tra altri dieci anni,
Con ferma intenzione
Di non farci pria fotter All'uopo saremo ancora più accorti: vediamoci spesso e “tinemuni forti” Franco Del Campo Queste mie modeste rime sono una rievocazione sentimentale in versione buonista degli anni e delle persone che hanno accompagnato il nostro percorso scolastico. Il filtro dei sessant'anni trascorsi ha fatto svanire gli inevitabili episodi negativi: le ansie per le interrogazioni, i brutti o scarsi voti talvolta immeritati; le “timpulate” subite dai superiori, le punizioni, gli antagonismi, i protagonismi, le partite di calcio perdute, i premi sperati non ricevuti, le messe domenicali obbligatorie. Ma tutto ciò ci ha aiutato a crescere e a diventare adulti; e, comunque quello che di positivo o negativo c'è stato, ha rappresentato il periodo irripetibile che è stata la nostra gioventù trascorsa insieme. |