Ricordo di Fr. Saturnino

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i un suo confratello di Catania
 

Quella di Fratel Satumino era una vita di preghiera: alle 5:00 del mattino si alzava, alle 5:30 era in cappella a preparare l'altare per la santa messa, poi era pronto per presiedere l'ufficio. Dopo colazione ritornava subito in cappella per far pregare i bambini: "Nel tabernacolo c'è Gesù che ci aspetta; Gesù è una persona, il nostro salvatore." "Pur di salvare un'anima, Gesù è disposto a ritornare un'altra volta sulla croce."

Mentre per alcuni di noi la giornata era già "abbastanza" colma di "religiosità" e "preghiere", vedevi Fratel Saturnino, indefesso, presiedere gruppi di preghiera, in pellegrinaggio, ogni lunedì e il primo del mese a Belpasso, dalla sua Madonna a spargere a piene mani il suo amore per Gesù e per Maria.

Preparava i bambini alla prima comunione, i ragazzi alla cresima con unzione e carisma: la sua era un'ora di spiritualità che toccava i cuori, anche quelli più restii.

Preparava con zelo, amore e maestria la festa di Gesù Crocifisso: era una vera e propria sacra e commovente rappresentazione che avvicinava le anime a Gesù.

Fratel Satumino era anche una persona pratica e molto umana, diceva dei Fratelli: "Accontentiamoci di quello che ognuno di noi sa fare." Di fronte alle lamentele consigliava: "Non ti rifiutare mai, fai con buona volontà tutto quello che ti viene chiesto e non ti lamentare." A tavola Fratel Saturnino era un esempio di moderazione e autocontrollo - "Di tutto un poco" - e di silenzio..., lui ascoltava. Nelle feste però metteva a disposizione la sua musa rallegrando con delicatezza e... arguzia i presenti.

Qualcuno di noi gli diceva: "Fratel Saturnino, quando smetti tu, per sostituirti non basteranno tre persone! Ma lui si scherniva sorridendo.

Fratel Saturnino, un Fratello delle Scuole Cristiane che ha portato Dio e la Vergine SS. a tutti quelli che lo hanno incontrato.