Ricordo di Fr. Saturnino

del suo ex alunno
Massimo Arcidiacono

Ho conosciuto Fr. Saturnino circa 30 anni fa, da giovane studente del Ginnasio, presso l’Istituto Leonardo da Vinci di Catania. Da subito, nonostante fossi appena un adolescente, fui colpito dalla sua grande delicatezza nel trattare con la vivacità e spesso svogliatezza di noi ragazzi ; infatti, era pronto ad aiutare chiunque si trovasse in difficoltà nell’apprendimento delle materie oggetto del suo insegnamento.

Soltanto più avanti negli anni ho capito che tanta delicatezza, pazienza, affabilità, dolcezza, scaturivano da una profonda vita interiore, intessuta di meditazione della Parola di Dio, di tanta preghiera, specie del Santo Rosario, di sacrificio nello svolgimento dei suoi doveri, tanto è che nelle mattinate d’inverno si alzava alle ore 05,00. Ma soprattutto la sua carica spirituale l’attingeva dalla costante invocazione allo Spirito Santo e dall’adorazione e nutrimento della Santa Eucaristia, nonché dalla devozione alle piaghe di Gesù Crocifisso che ha diffuso con tanta alacrità e amore.

Tante volte e per diversi anni ho avuto la grazia di accompagnarlo presso la Roccia di Belpasso ( CT ) dove, per 33 volte la Vergine Maria, Regina della Pace, ha lasciato i suoi messaggi d’amore ad un altro ex-alunno a Lui molto caro, Rosario Toscano.

Presso quella Roccia benedetta, sulla quale amava dire che Dio aveva piegato il suo sguardo, instancabilmente per circa 25 anni ha diretto la preghiera del Lunedì sera, portando tanti consigli per la vita spirituale e citando spesso gli esempi dei santi e beati Lassaliani: uno su tutti, il Venerabile Fr Gregorio.

È stato mio Padrino di Cresima , nel lontano 1991, nonché presente a tutti gli eventi felici della mia vita: dal conseguimento della maturità classica alla Laurea, dal matrimonio alla nascita del mio primo figliolo. Mi diceva sempre di non lasciare mai la preghiera del Santo Rosario e la Santa Messa, essenza e culmine della vita di ogni cristiano autentico; soltanto attraverso una profonda devozione ai Sacri cuori di Gesù e di Maria, avrei trovato la pace e le risposte che stavo cercando.

Oggi , se da un lato il mio cuore è tanto triste per la perdita di un amico fraterno, dall’altro lato sono felice perché certamente la Madonna, che lui tanto amava, sarà venuta a prenderlo per condurlo presso la Casa del Padre alla gioia senza fine.

Grazie dal profondo dell’anima carissimo ed indimenticabile fratello, e gloria al Signore per aver donato alla mia vita questo fulgido esempio di santità. Per sempre grato
(tuo Massimo Arcidiacono).