Fratel Achille Buccella

è il nuovo provinciale per l'Italia dei Fratelli delle Scuole Cristiane

Succede a fratel Donato Petti che ha diretto la Provincia Italia dei Fratelli negli ultimi 8 anni. Questa intervista è stata rilasciata da Fratel Achille Buccella in occasione della sessione del Capitolo Provinciale che si è tenuto a Paderno del Gappa dal 18 al 23 di questo mese
 

“Riuscire simpatici, ovvero vicini ai sentimenti e alle inquietudini dei giovani è fra le qualità degli insegnanti”. Ne è convinto fratel Achille Buccella, da due mesi nuovo provinciale della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane d’Italia. In questi giorni si trova a Paterno del Grappa per il Capitolo generale della Provincia d’Italia, che dovrà tracciare le linee pastorali ed educative per i prossimi quattro anni della Congregazione che in Italia gestisce molte scuole di ogni ordine e grado. “Viviamo in un periodo – spiega fratel Buccella - in cui le tante inquietudini degli adulti vengono raccolte dai giovani, non sempre in maniera positiva. I giovani sono in grado di condizionare la politica e gli adulti ed è per questo che abbiamo bisogno di insegnanti credibili. Noi mettiamo a disposizione l’esperienza educativa di 350 anni di impegno della nostra Congregazione fondata da San Giovanni Battista de La Salle proprio con la missione di educare e formare i giovani. Ad esempio da qualche anno abbiamo avviato presso l’Università Lateranense di Roma un master per insegnanti, un corso che impegna notevolmente, cercando di mantenere aggiornate le conoscenze pedagogiche che non sono mai statiche”.
Fratel Buccella ha cinquant’anni, si è diplomato proprio agli Istituti Filippin nel 1974. Di origine bresciana si era iscritto al convitto e alla scuola a Paderno del Grappa e dopo il diploma ha continuato a mantenere i contatti con i Fratelli, coltivando una vocazione nata durante gli studi. Divenuto fratello, ha trascorso 15 anni a Massa, poi è stato per 10 anni a Grugliasco, 8 anni direttore all’Istituto La Marmora di Biella fino all’attuale nomina a Visitatore.
“In questo Capitolo  stiamo cercando di dare una lettura più aggiornata del nostro carisma – dice fratel Achille – approfondendo in particolare l’aspetto educativo sia nelle istituzioni scolastiche, che gestiamo direttamente, che nelle comunità in cui affrontiamo il disagio giovanile come a Scampia, Regalbuto e a Torino con il gruppo Arco. Verifichiamo anche l’accompagnamento delle nostre comunità che hanno un’età media ormai elevata. Infine tracciamo le linee della pastorale vocazionale”.
Un aspetto delicato quest’ultimo che preoccupa tutti gli istituti religiosi. Ad agosto hanno finito il noviziato 6 fratelli: un italiano, due francesi e tre spagnoli. Numeri piuttosto ridotti, se si considera che riguardano tutta Europa, esclusa la Polonia che ha un proprio centro per il noviziato.
A queste criticità si aggiunge lo scarso sostegno che lo Stato italiano garantisce alle scuole paritarie. “Il contributo per le scuole elementari – negli altri gradi scolastici invece non c’è sostegno - non copre neppure il costo dei docenti, e ormai il 90% del personale scolastico ed educativo della nostre istituzioni è laico, una grande risorsa che ha bisogno di esser sostenuta”. Sulla scia del fondatore fratel Achille non ha dubbi che un serio cammino educativo è la forza della Congregazione che continuerà a proporsi come faro per le nuove generazioni.
(M.M.)