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4 novembre 2011 I liceo classico, II liceo classico, IV liceo scientifico DENTRO LA NOTIZIA: |
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La visita è stata preceduta da una golosissima cena a base di pizza, patatine e crostate di nutella, consumate in allegria nel salone della mensa dell’Istituto. Ultimata la cena alunni, docenti ed alcuni genitori hanno raggiunto insieme la sede dell’E.TI.S. unico centro stampa del Mezzogiorno nonché, uno fra i maggiori d’Italia. I visitatori sono stati accolti calorosamente dalla Dott.ssa Maria Torrisi che con grande passione, oltre a fornire minuziosamente interessanti informazioni su questa quotidiana attività notturna, ha trasmesso a tutti l’entusiasmo necessario per affrontare l’affascinante itinerario. Ma cosa succede all’interno dell’E.TI.S? La sensazione è quella di entrare nel cuore di un articolatissimo ingranaggio, il cui delicato funzionamento è gestito e monitorato costantemente da personale altamente qualificato. Si lavora in équipe, fianco a fianco, affinché ogni singolo passaggio conduca, ogni notte, all’impeccabile stampa delle principali testate giornalistiche locali e nazionali, distribuite fra Sicilia e Calabria. Nonostante l’orario e la fisiologica stanchezza di alcuni la visita, durata circa 1h e ½, ha suscitato interesse e curiosità fra tutti i partecipanti. Alunni, Docenti e Genitori hanno assistito, lungo il percorso, a tutte le fasi di lavoro che stanno alla base della stampa di un quotidiano, ma anche di grandi manifesti pubblicitari e di prodotti di media e piccola editoria. Dalla preparazione dei cliché, all’avvio dei processi di stampa nelle suddette macchine rotative, al confezionamento, e infine, allo smistamento del prodotto finito ai vari corrieri pronti, all’uscita, con i loro furgoni per la distribuzione dello stesso presso le varie edicole. E alla fine…a ciascuno il in quanto, grazie alla gentile concessione del direttore, ogni visitatore ha avuto il piacere di scegliere e portare “a nanna” una copia appena stampata del quotidiano preferito. Dormire sulla notizia?? Assolutamente no! Anzi sfruttare al meglio, e sempre più spesso, occasioni del genere per educare i ragazzi in modo divertente ed insolito. Prof.ssa Eleonora C. Amato
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