Esposizione personale di pittura di

Lucia Ragusa

Il racconto di Lucia Ragusa è netto, le sue energie e delicatezze hanno confini improvvisi, una forma intellegibile e apprezzabile, che subordina la comprensione ad una prospettiva che guida il nostro sguardo.

I suoi giardini dall'ordito luminoso sono spazi sconfinati invasi da colori soffusi, dove le regole di una descrizione ordinaria si misurano, cedendo, con 1' efficacia di una composizione inusuale, costruita sul principio dell' sottinteso e del particolare. Ellissi decise che rappresentano il giusto contrappunto di una pittura che non definisce ma allude, una coscienza di selezione che frammenta la retorica figurativa suggerendo una qualità emotiva accogliente dentro la quale ci si muove carichi di suggestioni e stimoli.

Come in un montaggio morbido, ma ritmato, i suoi dettagli raccontano e indirizzano un percorso di comprensione, un movimento di pensiero. Opera dopo opera, si intesse una coerenza espressiva, una costruzione che mostra ciò che è importante vedere, secondo i principi di "necessità" e "economia" della narrazione. Un' arte con la soluzione della continuità, nonostante i confini della tela, Lucia Ragusa opera sorprendenti cambi di campo all' interno dello stesso racconto per immagini, i suoi toni carezzevoli e nostalgici comunicano con il desiderio dello spettatore di assumere un' indebita prevalenza sul tempo e lo spazio, un andirivieni che permette l'attribuzione di significati sempre mutevoli alle esperienze passate e presenti.

L'ispirazione di Lucia Ragusa è questa, una disposizione affettiva che è indagine personale su una dimensione fisica, suggerimento pittorico di una frammentazione e indizio di ricomposizione esistenziale libera.

Luca Lombardo