Dall' Annuario Scolastico 1948 - 1949 (pagine 88 - 93)

RICORDI DI GUERRA

 

BOMBARDAMENTO DELL'ISTITUTO

Negli anni 1940 e 1941 l'Istituto per sfuggire alla requisizione dei locali da parte delle autorità militari è costretto ad accogliere, le scuole pubbliche al primo piano. Le autorità scolastiche trasformano a loro spese i dormitori del Convitto in aule e vi sistemano la scuola elementare “Mario Rapisardi “ e una sezione del Liceo-Ginnasio “Cutelli”.
I reiterati allarmi obbligano molte famiglie a sfollare da Catania e il numero degli alunni diminuisce sensibilmente.

Anno 1942. La situazione si fa più caotica. Alla chiusura delle scuole, avvenuta il 15 maggio, il Comando superiore del Corpo Aeronautico Tedesco (CAT) requisisce i locali del primo piano del Collegio. Collegamenti di Marina e di Aviazione italiani occupano alcune aule. Da qui partono gli ordini per gli attacchi aerei sugli obbiettivi militari di Malta, Alessandria, Gibilterra e sui convogli nemici nel Mediterraneo orientale. A dicembre il CAT sloggia dal Collegio per cedere i locali alle scuole pubbliche come lo scorso anno.

Il 15 aprile 1943 alle ore 11 quadrimotori americani incrociano sulla città e sganciano bombe sull'abitato. Il 16 aprile disposizioni superiori sospendono  le lezioni non più riprese ufficialmente fino al dopo lo sbarco alleato in Sicilia. L'indomani della sospensione delle lezioni, i locali del Collegio sono requisiti d'autorità dal Comando difesa Porto E. Viene occupata tutta l’ala sinistra, parte degli uffici, e in seguito la cucina e le stanze del seminterrato (ala destra) per la mensa degli Ufficiali e servizi.

   L'ala abbattuta

 

Pagina 88

 

 Contemporaneamente la Comunità del Collegio è obbligata a sfollare ad Ari S. Antonio dove il Rev. Don Giuseppe Di Bella, mette a disposizione i locali del piccolo Oratorio festivo di cui è Direttore; la Signora Antonietta Pulvirenti mette a disposizione della Comunità l'appartamento del defunto fratello, già Vescovo di Cefalù, e S. E. Mons. Salvatore Russo di Acireale la Canonica. In tutto quindici vani. In tal modo, portata ad Aci S. Antonio la suppellettile strettamente necessaria, la maggior parte della Comunità fu potuta sistemare. In Collegio restarono soli cinque Fratelli.

La notte del 24 giugno il tetto del Collegio viene sfondato in vari punti da grosse pietre lanciate in aria dalla caduta di una bomba di gran calibro nelle immediate adiacenze. Intanto i bombardamenti divengono più frequenti e più violenti. Le notti del 5, 6 e 7 luglio gli allarmi cessano verso le ore 4,30. Si riposa un po' nel pomeriggio.

L'8 luglio, verso lei ore 15,20 circa, nella più violenta delle incursioni aeree il Collegio è colpito, quale obbiettivo militare, da grosse bombe ad aria liquida. Nell'angolo N.W. perforato il tetto e il piano superiore, la bomba scoppia a pianter­reno nell'ufficio del Generale del Comando Difesa Porto E, facendo precipitare tutto l'angolo fina alla cantina. Due soldati del comando vi trovano la morte. Altre bombe più piccole cadono sull'ala sinistra e sul salone-teatro. Il tetto, eccetto nell'ala destra dove è scompaginato, salta in mille frantumi. Una grossa bomba caduta in via Firenze, sotto le finestre dell'antica Cappella, rende irriconoscibile la facciata corrispondente. Tutte le finestre e le porte di questo lato sono ridotte in pezzi. La bomba, caduta nel viale della Libertà, di fronte al Collegio, divelle e in parte abbatte porte e finestre di questo lato. Il Collegio è inabitabile. Vengono a mancare acqua e illuminazione; non c'è nessun ambiente che possa chiudersi. Il Direttore Fr, Man­suelo, l'Economo Fr. Liberio, Fr. Paolo, Fr. Raffaele Maria e Fr. Temistocle, salvi  miracolosamente, la sera stessa si trasferiscono ad Aci S. Antonio. I giorni seguenti i Fratelli scendono a Catania a piedi per ricuperare quello che non è stato distrutto. Si hanno poche ore a disposizione, perchè verso le 8,30 ricominciano sistematici attacchi aereo-navali. In uno di questi una bordata di marina colpisce l'ala destra, terminando di rovinare il tetto.

 La facciata danneggiata

 Pagina 89

 

 

 

Il precipitare degli eventi impedisce di portare via il mobilio del Collegio. Nei giorni 6, 7 e 8 agosto 1943 la battaglia svoltasi tra S. Gregorio e il Canalicchio, non permise ai Fratelli di scendere a custodire la casa e perciò avvenne il ladrocinio della suppellettile.
Nelle ore pomeridiane dell'8 agosto, quando ancora si combatteva alle imme­diate spalle di Aci S. Antonio, otto Fratelli, con a capo l'Economo Fr. Liberio, scesero a Catania e giunti ebbero la dolorosa sorpresa di trovare il Collegio deru­bato di tutto, eccetto di alcune cose troppo pesanti, lasciate evidentemente per man­canza di tempo e anche perchè i ladri erano stati attratti da più facili bottini. Senza perdersi di coraggio i Fratelli si diedero allo sgombero dei materiali caduti e alla raccolta di tutto ciò che poteva essere utile. Famiglie ed alunni venendo in collegio, trovavano i Fratelli ai lavori pesanti e ne restavano ammirati. Mancava sempre acqua e luce; il nutrimento era scarsissimo.
Nell'ultima decade di agosto, alcuni muratori e falegnami cominciarono i lavori di restauro. I primi di settembre del 1943 la Comunità potè scendere nuovamente a Catania non tanto perché il Collegio fosse abitabile, quanto perchè bisognava impe­dire che le truppe alleate occupassero i locali, cosa che tentarono di fare più volte.
Col progressivo riorganizzarsi della vita in città, anche il Collegio andava ripren­dendo la sua fisionomia.
Alla fine dell'ottobre 1943 i locali erano pronti ad accogliere l'esternato, che infatti si riaprì l'8 novembre successivo.

 

 La nuova Direzione

 

Pagina 90

 

 

 

  Direzione: particolare

 

LAVORI DI RESTAURO DELL'ISTITUTO

Anno scolastico 1943-44
In vista del1'apertura del nuovo anno scolastico, la Direzione all'indomani della cessazione delle ostilità nel territorio di Catania, affrontò subito tutti i problemi relativi alla riorganizza­zione della vita normale dell'Istituto.
Pertanto furono stabiliti e portati a termine i seguenti lavori :
1) Isolamento della parte dello stabile danneggiato nell'incursione aerea dell’8  luglio 1943.
2) Restauro dei locali adibiti all’esternato, e cioè : Direzione - Segreteria - sala dei Professori - Biblioteca - Aule scolastiche - Aula magna - Palestra all'aperto e coperta -Alloggio dei Fratelli - Cappella: il minimo  perché l'opera educativa potesse riprendere, rimandando a tempi migliori il completamento per il ripristino del semiconvitto già per lo innanzi fiorente.

 

Pagina 91

 

 

3) Allestimento del materiale scolastico occorrente.
4) Riorganizzazione del Corpo insegnante.
5) Determinazione dell'orario, delle materie d'insegnamento e dei programmi scolastici.
6) Scelta e provvista dei libri di testo.

 

Anno scolastico 1944-45
Per l'aumento della popolazione scolastica si procedeva al restauro di parte dei locali nel piano superiore, trasformando in 5 aule quello che fino al 1942 fu il dormitorio a mezzogiorno, fornendole tutte di doppia lavagna, di banchi modello e di altra suppellettile indispensabile.
Il salone-teatro venne rifornito del sipario, delle sedie, dello schermo e di un moderno, impianto per le proiezioni cinematografiche.
La Palestra venne dotata di parallele, di sbarra fissa, della scala svedese, del cavallo e di altri attrezzi comuni.
Dietro l'insistente richiesta delle famiglie vennero ripristinati i servizi relativi al semiconvitto, ma solo per un numero limitato di alunni, data la difficoltà delle stoviglie e dei viveri.

Anno scolastico 1945-46
Dopo lunghe e laboriose trattative si potè dare il via ai grandi lavori di restauro dell'ala NW, la più danneggiata dalla guerra, nella quale, al primo piano, si doveva sistemare la grande e nuova Cappella. Il Genio Civile stanziava due milioni e mezzo, a titolo di contributo. Le altre spese, di oltre 12 milioni, furono tutte a carico dell'Istituto.

Anno scolastico 1946-47
Continuano i lavori di ricostruzione;l’ala a settentrione viene portata a termine esterna­mente; invece del tetto è stata coperta da una grande terrazza (m. 37x18) praticabile e capace di sopportare una eventuale sapraelevazione. Gli antichi locali dell'infermeria vengono trasfor­mati

La nuova Cappella

 

Pagina 92

 

 in 10 camere da letto esposte a mezzogiorno e fornite di acqua corrente, bagni-docce, e servizi igienici convenienti.
Continuano i lavori della Cappella, mentre sono portati a termine quelli a pianterreno, dove due aule scolastiche, la nuova Direzione e la sala dei Professori son già in efficienza per la metà di gennaio.

Anno scolastico 1947-48
Il 29 novembre vengono ultimati i lavori della nuova, grande, artistica Cappella.
Progettista : Architetto Rosario Corriere, che ha ascoltato suggerimenti e direttive. Direttore dei lavori : Cav. Ing. Antonino Di Blasi, padre dell'alunno Giuseppe.
Impresa edile : Borzì Angelo - Acireale.
Stuccatori : Fratelli Marino - Catania.
Pittori : Il Prof. Francesco Patanè, di Acireale, ha diretto i lavori di -pittura ed eseguito 1'« Agnello » divino sulla volta dell'Abside, i14 tondi alle pareti e le «Via Crucis».
Scultori : Prof. Pirrone - Roma : statua in bronzo di S.G.B. De La Salle, Crocifisso in bronzo, statue in terracotta per le due nicchie laterali.
Doratori : Fratelli Longo - Catania.
Marmista : Ditta Siracusano - Catania : Altare, balaustra, zoccolatura.
Ebanista : Ditta F.lli Polizzi - Catania : infissi, banchi in faggio evaporato, palco della tribuna.
Vetrate : bussola : Ditta Fortuna -Catania - Finestre : Ditta Sciarra - Roma. Elettricista : Ditta Mario Famoso - Catania.
Soprintendente ai lavori : Fratel Liberio Mariani - Economo del Collegio.
La magnifica Cappella viene benedetta dal Canonico Ciancio Nicolò il 30 novembre ed
inaugurata ufficialmente 1'8 dicembre 1947 alla presenza dei Superiori maggiori dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Durante la S. Messa, celebrata da Mons. Iatrini, prima autorità del Capitolo Metropolitano, assistito dai Canonici Ciancio e Galliani della Collegiata, venne eseguita musica classica dalla Schola Canthorum del Collegio accompagnata da un quintetto di archi dei Professori del Teatro Massimo Bellini di Catania.

Anno scolastico 1948-49
La nuova Direzione viene arredata con mobilio di sobrio stile ottocento.
Il locale dei bagni-docce viene trasformato in un ampio e comodo refettorio per oltre 150 semiconvittori. I corridoi adiacenti, i vani dello scantinato e la palestra coperta, vengono rivestite di pietra di Comiso, che dà ai locali un aspetto di grande signorilità.
Viene anche sistemato il cortile, al quale si dà una pendenza regolare per lo scolo dell'acqua piovana. Si provvede alla creazione d'una batteria di gabinetti igienici nel muro di cinta a mezzogiorno; attrezzature moderne per i giuochi di pallone e di palla a canestro, completano la sistemazione del cortile di ricreazione. La suppellettile scolastica viene arricchita di 50 banchi biposti, ultimo modello, per il Liceo classico; di 25 cattedre in faggio evaporato, comodissime, per i Professori; impianti gas ed acqua, tavolini, armadi, carte murali per lo studio delle Scienze naturali completano l'attrezzatura della sala del gabinetto scientifico.

 

Pagina 93